mercoledì 18 luglio 2007

Primo racconto -- Mia sorella e la sua amica 1

Avevo urgentemente bisogno di soldi, cento euro per pagare l'ennesima cretinata da me combinata. Purtroppo non avevo i soldi e in casa c'era solo mia sorella più grande di me con una amica che non avevo mai visto. Dovevo chiederli a lei.
Sapevo anche che certamente ne avrebbe approfittato come sempre per umiliarmi, ma la mia speranza era che siccome ci fosse l'amica almeno questa volta avrebbe soprasseduto.
Varcai la soglia della stanza dove erano intente a studiare mia sorella e l'amica (l'amica era seduta sul divano mentre mia sorella era al pc).

Io: "Fede (mia sorella), scusami se ti disturbo, ma mi dovresti prestare 100 euro, scusami ancora, te li ridarò quanto prima".

Fede: "100 euro? che hai combinato stavolta? razza di imbecille".

Io: "niente di importante, poi ti spiego, un piccolo guaio con l'auto di papà e vorrei non ne sapesse nulla".

Fede:"bene, quindi il mio fratellino ha bisogno di aiuto... sai come chiederli".

La nostra era ormai una prassi, ogni volta che avevo bisogno del suo aiuto dovevo chiederglielo inginocchio concludendo la richiesta dalla frase: "scusami, sono solo un pisellino".
Questa prassi era nata dal giorno in cui chiedendole di aiutarmi in un esercizio di matematica lei mi chiese di farglielo vedere perchè era sempre stata curiosa di vedere come cresceva il suo fratellino. Giudicandolo di piccole dimensioni introduse lo spiegato protocollo.

Io:"Ma Fede, c'è anche la tua amica".

Fede: "ripeto... sai come chiedere".

Decisi di assecondare mia sorella anche perchè la presenza dell'amica e il pensiero di umiliarmi in questo modo mi eccitava. Mi avvicinai a Federica e inginocchiatomi le dissi: "per favore, mi presteresti 100 euro? Scusami, ma sono solo un pisellino".

Fede: "No, siccome prima hai opposto resistenza ora mi bacerai anche i piedi davanti alla mia amica Simona"

Simona intanto stava scoppiando dalle risate seduta sul divano. Aveva delle scarpe aperte e ne faceva dondolare una avendo le gambe incrociate. Mia sorella era scalza (come sempre a casa) e mi indicava i suoi piedi.
Ormai ridicolizzato mi chinai e presi a baciarle i piedi mentre le due ridevano e si prendevano gioco di me.

2 commenti:

cazzoduro ha detto...

Ciao pisellino,sei proprio bravo,mi piacerebbe conoscere tua sorella per darle altri consigli su come usarti

Anonimo ha detto...

Glieli Lecco io i piedi tranc